La ritengo una spiegazione adeguata ai compensi ed agli adattamenti del corpo che esperienza di vita dopo esperienza di vita (ed in base anche alle esperienze emotive) si ridisegna secondo un principio di STRUTTURA-FUNZIONE. Ciò spiega anche il movimento del respiro primario percepito a livello del cranio, può non esserci un movimento diretto ma risulta un movimento indotto dalla deformabilità della struttura.
Il sistema fasciale influenza il movimento e la stabilità del corpo interagendo con forze di trazione compressione flessibilita’ torsione nelle sei direzione dello spazio più la posizione di riposo. Un modello funzionale che spiega certi comportamenti del corpo è quello della TENSEGRITA’ (Levin – Ingberg)= INTEGRITA’ DI TENSIONE
La caratteristica principale è la capacità di deformazione e di recupero della posizione neutra originale, con qualsiasi forza applicata su di esso, sia di compressione che di trazione, e da ogni direzione. Il corpo possiede una struttura basata sui principi della TENSEGRITA’: possono essere trasmesse forze, impatti e movimenti che vengono assorbiti e distribuiti in modo uniforme senza produrre danni strutturali. Il tessuto connettivo, in special modo la matrice extracellulare, ha il compito meccanico di distribuire le tensioni del movimento e della gravità, mantenendo la forma dei diversi componenti.
Le strutture in compressione, le ossa, spingono in fuori contro le parti in trazione, la miofascia, che spingono verso l’interno. Gli elementi interconnessi in una struttura a tensegrità, quindi il corpo,
si ridispongono, secondo un ordine precostituito, in risposta ad una tensione locale.
Alla base di questa reazione ci sono le fibre proteiche del tessuto connettivo.